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La sanità in Lombardia

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Come responsabile comunicazione del Gruppo del Partito Democratico, ho curato la campagna Con la Salute non si Scherza, un’iniziativa con la quale vogliamo sensibilizzare le persone sulle problematiche della sanità, e aiutare a spiegare che non è normale dover aspettare mesi per una visita urgente, o essere costretti a pagare migliaia di euro per prestazioni essenziali.

Abbiamo messo a disposizione di cittadine e cittadini lombardi un portale al quale inviare segnalazioni sui disservizi incontrati nella sanità: queste segnalazioni, oltre ad aiutarci a inchiodare la destra alle proprie responsabilità, ci aiuteranno a costruire un modello di sanità diverso, territoriale, pubblico, tutte cose che purtroppo questa Regione ha rinunciato a fare.

Abbiamo inoltre predisposto un modello di lettera da inviare alla ASST per chiedere di ottenere prestazioni sanitarie entro i tempi previsti dalla prescrizione medica e attraverso il Sistema Sanitario Nazionale: è un diritto riconosciuto ai lombardi che la destra fa di tutto per nascondere, noi abbiamo deciso di diffondere questa informazione, e abbiamo bisogno del tuo aiuto per farlo sapere a quante più persone possibile.

Per dare concretezza al nostro lavoro sulla sanità abbiamo deciso di lanciare, insieme a tante associazioni di medici, professionisti sanitari e pazienti, la proposta di legge di iniziativa popolare “La Salute è un Diritto”. Con questa proposta di legge regionale vogliamo promuovere un ribaltamento dell’attuale struttura della sanità lombarda, dando la priorità ai servizi territoriali e pubblici, per un servizio universale e fondato sulla prevenzione, restituendo al nostro Servizio Sanitario Nazionale la priorità che gli spetta.

Per poter fare questo abbiamo bisogno del supporto di più persone e associazioni possibile: abbiamo già superato il numero di firme richiesto, ma ci serve raccoglierne quante più possibile per dimostrare alla destra che i bisogni che segnaliamo sono reali e diffusi tra la popolazione, e non è più il tempo di far finta di niente.

Consulta l’elenco di tutti i banchetti organizzati in tutti i territori della Lombardia: ti aspettiamo per firmare e aiutarci a diffondere le nostre proposte, perché la salute è un diritto, non un privilegio!

Purtroppo uno dei tabù più duri a morire è quello della salute mentale: siamo stufi di trattare disturbi come questi, veri e molto diffusi, come debolezze caratteriali o come semplici difetti della persona. È ora che la salute mentale sia considerata ugualmente importante a quella fisica: la salute mentale è salute!

Dopo aver bocciato nella scorsa legislatura una proposta delle opposizioni sul servizio di psicologia di base, nel 2024 la destra si è finalmente convinta a riproporre questo servizio, che era già attivo in altre regioni. Una proposta che è un primissimo passo, anche se ancora insufficiente, per introdurre i servizi sulla salute mentale all’interno dei servizi delle cure primarie, come già lo sono tanti altri servizi per la salute fisica.

In questi mesi, il duro lavoro delle amministratrici e degli amministratori dei GD Milano Metropolitana ha portato all’approvazione, in tanti Municipi e Comuni dell’area metropolitana, della mozione La Salute Mentale è Salute, per promuovere l’introduzione di questi servizi e la loro massima accessibilità.

La salute mentale passa però anche da un trattamento appropriato di quelle patologie per le quali non è sufficiente l’intervento di uno psicologo: vigileremo perché questo servizio si coordini appropriatamente coi presìdi per la salute mentale presenti sul territorio, come le UONPIA e i CPS. Durante la nostra Prima Conferenza sulla Sanità ho avuto il piacere di coordinare il tavolo sul tema, insieme alla collega Miriam Cominelli e a tante rappresentanze come URASAM Lombardia. La destra ha detto che la sanità di base non serve più, noi siamo fermamente convinti del contrario.

Sappiamo fin troppo bene che la tutela delle persone fragili non rientra nelle priorità di Regione Lombardia, ma non ci saremmo mai aspettati di doverci confrontare con una realtà come quella della Giunta Fontana: decine di milioni di tagli lineari a disabili e caregiver, 250 euro al mese in meno alle persone affette da disabilità grave e gravissima, 200 in meno a chi si trova in situazione di dipendenza vitale da macchinari, 350 in meno a ragazze e ragazzi con disabilità e disturbi dello spettro autistico che frequentano la scuola: un disastro.

Solo dopo la forte protesta di opposizioni e associazioni la destra ha rivisto parzialmente le proprie decisioni, stanziando pochi fondi in più ma confermando la gran parte dei tagli. Tutto ciò mentre la giunta spende 10 milioni per la comunicazione del Presidente e ben 300 milioni per il suo terzo grattacielo.

Come opposizioni, uniti, siamo al fianco delle persone colpite da queste vergognose misure: la Regione non può buttare milioni in spese inutili per poi lasciare indietro chi soffre, non è questa l’idea di sanità che abbiamo, e non lasceremo che Fontana continui così.

In Consiglio regionale ho presentato diversi atti a tutela della sanità pubblica, della salute mentale e delle persone più fragili

  • Ho presentato uninterrogazione, insieme al collega Borghetti, per chiedere all’assessore competente una revisione dell’applicazione del dopo di noi, per agevolare caregiver e persone affette da grave disabilità.
  • Un’altra interrogazione l’ho presentata per chiedere conto a Regione Lombardia della situazione attuale dei Centri Diurni Disabili.
  • In un’altra interrogazione ho chiesto conto delle anomalie nel calcolo dei minutaggi in CPS e UONPIA.
  • In occasione del Consiglio regionale per l’assestamento di bilancio di luglio 2024 come Gruppo PD abbiamo chiesto che la Regione stanzi fondi destinati ai servizi dei Centri diurni disabili per sostenere l’adozione della scala Barthel e l’avvio della sperimentazione dei CDD serali.