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DIRITTI PER LE PERSONE LGBTQIA+

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Viviamo in un paese fortemente omobilesbotransfobico, e la destra non fa altro che versare benzina sul fuoco delle discriminazioni. Secondo un rapporto di Gay Help Line il 35% delle persone che ha fatto coming out ha riscontrato difficoltà a trovare lavoro, e una persona LGBTQIA+ su cinque ha subito aggressioni sul posto di lavoro, mentre il 68,2% teme di poterle subire. Inoltre l’Italia è ancora priva di una legge specifica per punire i reati motivati dall’omobilesbotransfobia.

Nel 43% dei casi le violenze avvengono all’interno della famiglia, soprattutto nei confronti di minorenni, ed è per questo che è necessaria l’istituzione della Case Arcobaleno, che possano ospitare le vittime di violenza e maltrattamenti che non hanno più un posto dove andare.

Non è più possibile rimandare l’introduzione del matrimonio egualitario: l’amore è amore e la possibilità di celebrarlo deve essere concessa a chi lo desidera, a prescindere dall’identità di genere. Allo stesso modo è ora di riconoscere il grande lavoro fatto da tanti comuni in questi anni battendosi per il riconoscimento dei figli di coppie omogenitoriali: le discriminazioni alla comunità LGBTQIA+ passano anche dal mancato riconoscimento di queste essenziali forme di eguaglianza, ed è un dovere della politica darsi da fare per superarlo.

Sono sempre stato a favore anche della legalizzazione della gestazione per altri: una possibilità attualmente consentita solo a chi ha i soldi per recarsi all’estero, e che viene peraltro usata prevalentemente da coppie eterosessuali. Normare e rendere accessibile questo diritto è un tema centrale della lotta per l’eguaglianza e contro le discriminazioni.

È poi necessario portare all’interno delle scuole l’educazione all’affettività e alla sessualità, insegnando a studentesse e studenti cosa sia l’identità di genere e a riconoscere pienamente se stessi: non vogliamo più leggere sui giornali storie di identità represse e nascoste che possono condurre a malesseri anche gravi: la piena accettazione di se stessi, della propria sessualità e della propria identità è un passo fondamentale per permettere alle persone, soprattutto giovani, di imparare a riconoscere se stesse.

  • Sono intervenuto in Consiglio regionale per difendere i diritti della comunità LGBTQIA+ dagli attacchi vergognosi della destra.
  • Insieme al collega Paladini abbiamo presentato una mozione per chiedere il sostegno di Regione Lombardia al Milano Pride.